
Grazie ai suoi valori nutritivi, il latte è fondamentale per la nostra alimentazione. Non a caso è il primo alimento che impariamo a conoscere, l’unico che ci accompagna da quando siamo piccoli fino all’età adulta.
Nella nostra vita l’abbiamo apprezzato nelle sue tante varianti: caldo, freddo, intero, scremato… E abbinato spesso ad altre bevande, specialmente al caffè: caffè macchiato, cappuccino, latte macchiato e altro ancora. Lo consumiamo attraverso i suoi derivati e nelle infinite preparazioni in cui viene utilizzato.
Fin da bambini, ci hanno sempre consigliato di “bere il latte perché fa bene”. Molti di noi lo continuano a fare perché è semplicemente buono, senza preoccuparsi troppo dei suoi valori nutritivi. Ciò che magari intuiamo, senza approfondire la questione, è che nel latte vaccino ci sono tante sostanze “amiche” del nostro organismo.
Ora, vediamo in breve quali sono.
Latte vaccino: i valori nutritivi
Cosa beviamo quando beviamo un bicchiere di latte? Da quali elementi è composta questa preziosa bevanda?
Tenete presente che non tutte le mucche sono uguali e che quindi anche le caratteristiche dei vari tipi di latte non saranno mai le stesse. Possiamo però considerare dei valori medi da cui il latte vaccino non si discosta di molto. Ecco quindi cosa contiene il nostro amato latte:
- 87% acqua
- 5% zuccheri (per la maggior parte lattosio)
- 3,5% proteine (prevalentemente caseina)
- 3,5% lipidi (se il latte è intero; in quelli scremati la percentuale è minore)
- 1% sali minerali e vitamine
Oltre ovviamente all’acqua, nel latte ci sono dunque proteine, zuccheri, sali minerali, vitamine e grassi (i lipidi). Il latte vaccino è ricco di nutrienti molto diversi fra loro e questa qualità lo rende un alimento completo.
Tra i micronutrienti principali del latte ci sono il calcio e il fosforo. Bevendo un bicchiere di latte si soddisfa circa il 10% della quantità giornaliera consigliata per questi minerali. Le vitamine presenti nel latte in misura maggiore sono le vitamine A, E, K e C, la riboflavina (vitamina B2) e l’acido folico.
Le differenze tra latte intero, scremato e parzialmente scremato
Dopo la mungitura, attraverso la tecnica industriale della scrematura si può diminuire la quantità di grassi nel latte. Con questo procedimento, si ottiene il latte scremato o parzialmente scremato.
Come detto, il latte intero contiene in media il 3,5% di grassi, mentre nel latte parzialmente scremato i lipidi scendono all’1,8%. Nel latte scremato i grassi sono presenti in una quantità davvero minima, meno dello 0,5%.
Per quanto riguarda invece l’apporto energetico, 100 grammi di latte intero forniscono 64 kcal, quello parzialmente scremato 46 kcal e lo scremato 34 kcal. Si tratta in tutti i casi di un numero di calorie davvero limitato in confronto alla grande quantità di nutrienti che il latte ci garantisce.
Ecco, ora conosciamo i valori nutritivi del latte. Ma possiamo continuare a berlo anche solo perché ci piace.