15 Ottobre , 2021

Categories: News ed eventi

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Basta cambiare prospettiva ed ecco che l’alimento più antico e più consumato del mondo diventa improvvisamente “cool”, protagonista di cocktail, ricercati piatti gourmet, street food rivisitati e ora anche di uno spot: è il latte l’ingrediente chiave di “Unexpected Milk Experience”, l’evento andato in scena giovedì 14 ottobre alla “Lanterna” di Roma, dedicato a un’esclusiva platea di giornalisti e food blogger capitolini.

L’iniziativa ha coinciso con la presentazione alla stampa di “Think Milk, Taste Europe, Be Smart!”, la nuova campagna di comunicazione promossa dal Settore lattiero-caseario dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, realizzata da Confcooperative e cofinanziata dalla Commissione Europea, per dare risalto al latte vaccino e ai suoi derivati.

 

Lo spot sul latte rivolto a Millennial e Generazione Z

Obiettivo del progetto è cambiare il modo di guardare questi prodotti, scoprendone caratteristiche e valori che li rendono più che mai attuali e contemporanei. L’obiettivo è conquistare il pubblico dei giovani. Sono infatti proprio i Millennial e la Generazione Z i consumatori a cui è dedicato lo spot promozionale sul latte presentato in anteprima durante l’evento.

 

La campagna nasce per valorizzare il settore, la sua cultura produttiva e gli alti standard in tema di qualità, sicurezza e benessere animale che contraddistinguono il comparto in Europa” afferma Giovanni Guarneri, coordinatore del settore lattiero-caseario dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.

Ci rivolgiamo ai giovani perché sono i più sensibili ai trend del momento, anche riguardo al cibo. Hanno un alto livello di attenzione alla dimensione socio-economica e a modalità sostenibili di produzione alimentare. Requisiti che il nostro settore soddisfa pienamente e che possono rappresentare il punto di partenza per una narrazione più fedele, completa e veritiera su cosa sia il latte e cosa rappresenti, dal punto di vista alimentare ma non solo. La produzione di latte è infatti una delle principali forme di presidio e tutela del territorio. Siamo il primo comparto agroalimentare italiano per valore e il sistema lattiero-caseario cooperativo è un modello economico virtuoso e solidale. Vogliamo rivendicare il consumo di latte come elemento distintivo e di appartenenza a una generazione vincente”.

 

La comunicazione sul latte passa anche dai social

In un settore che più di altri subisce gli effetti di una cattiva informazione, il progetto punta moltissimo sui social e ha scelto la stampa come interlocutore primario. Secondo una recente ricerca di EIT Food (la community istituita dall’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia), su oltre 2.000 giovani europei fra i 18 e i 24 anni, il 61% considera difficile sapere come mangiare in modo sano, poiché ci sono troppi consigli contrastanti.

I giovani cercano informazioni dettagliate, soprattutto quando si tratta di capire come viene prodotto il cibo. Sentono di non ricevere il supporto di cui hanno bisogno da educatori, industria e istituzioni. Questo gap di conoscenza li porta a fare affidamento su piattaforme di social media come TikTok e Instagram. Il 67% afferma di affidarsi regolarmente ai social media per consigli su un’alimentazione o ricette salutari.

In un momento in cui chiunque crede di poter avere accesso direttamente alle notizie” continua Guarneri, “riteniamo fondamentale lavorare al fianco degli influencer per produrre contenuti di qualità. Ma siamo anche convinti che la mediazione svolta dal giornalista mantenga un ruolo insostituibile per distinguere la veridicità delle fonti e per dare credito ai fatti”.

 

Nasce “Think Milk”, il cocktail creato dal mixologist Simone Bani

La campagna “Think Milk, Taste Europe, Be Smart!” comprende molte attività rivolte direttamente alla stampa. Tra queste, un vero e proprio percorso formativo per costruire un nuovo percepito del latte e dei prodotti lattiero-caseari. Inoltre, grazie alla collaborazione di chef, food blogger e mixologist verranno creati accostamenti e ricette capaci di ispirare i più giovani.

È il caso di “Think Milk”, il cocktail a base di latte creato appositamente per il progetto. Si tratta del primo di una serie di ricette e tips da provare che saranno proposti sul sito e sui social.

Il cocktail è stato ideato da Simone Bani, noto e pluripremiato mixologist, che ha mosso i primi passi all’Hotel Gallia di Milano. Attualmente è il resident bartender del ristorante “Al MaLò” in Franciacorta. Bani ha ottenuto svariati riconoscimenti fra cui il podio al concorso “Asti mix ” promosso dal Consorzio Moscato d’Asti Docg.

 

I numeri della filiera lattiero-casearia italiana

La filiera lattiero-casearia del sistema cooperativo italiano è uno straordinario esempio dell’eccellenza produttiva europea. Sono 600 le cooperative impegnate nel settore: fatturano 7 miliardi di euro e danno lavoro a oltre 13.000 persone con 17.000 stalle associate.

Fra i prodotti lattiero-caseari meritano senza dubbio una menzione i formaggi che si fregiano dei marchi europei DOP e IGP. Rappresentano ben il 50% dell’intera produzione casearia nazionale, settore in cui l’Italia detiene una leadership assoluta a livello mondiale con 56 formaggi DOP e IGP riconosciuti, produzioni distintive dell’UE in grado di dimostrare in ogni parte del mondo la ricchezza, il legame con il territorio, la sicurezza, la qualità, l’eccellenza di tutte le produzioni agroalimentari dell’Unione.

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