
Il consumo di latte è diffuso in tutto il mondo. Il suo gusto inconfondibile e i principi nutritivi di cui è ricco fanno sì che questo prodotto mantenga la rilevanza e l’importanza che merita, continuando a vantare un forte valore nelle abitudini alimentari delle persone.
A questo proposito, il Vecchio Continente sembra follemente innamorato del latte, dimostrando di essere uno dei suoi più grandi consumatori nel 2021. Estoni, irlandesi e finlandesi salgono sul podio, ma il resto d’Europa non è certamente da meno.
Il latte è un alimento fondamentale della dieta degli europei
La produzione mondiale di latte ha visto una forte crescita nel 2017, aumentando dell’1,6% a fronte di una crescita di popolazione dell’1,1%. Questi dati, forniti dal CLAL, dimostrano come la produzione di latte proceda di pari passo con l’aumento demografico.
Sempre secondo i dati del CLAL, nel 2021 l’Europa sale sul podio relativo al consumo di latte nel mondo, confermando come questo alimento rappresenti un cardine fondamentale della dieta europea. Nello specifico, a bere più latte in Europa sono i paesi nordeuropei: Estonia, Irlanda e Finlandia. C’è da registrare anche una risalita importante da parte dell’Italia, che ha finalmente ricominciato a valorizzare i prodotti caseari a partire dal 2020.
Del resto, un consumo di latte superiore implica un maggior apporto di calcio e sostanze di alto valore nutrizionale, come fosforo e potassio. Il latte non solo fa bene, ma un suo consumo bilanciato migliora nettamente le nostre giornate.

Consumo di latte: la ripartenza del settore lattiero-caseario europeo
Il 2021 sembra un anno positivo per il settore lattiero-caseario europeo, in particolare per quello italiano. Non solo gli italiani hanno cominciato nuovamente a consumare più latte, ma l’export italiano del settore è ripartito, in particolare verso i mercati del Commonwealth.
A trainare le vendite del Made in Italy sono soprattutto i formaggi, capaci di rappresentare storia e cultura della nostra penisola, conservandone le particolarità. Malgrado la pandemia di Covid-19, la produzione di latte e il lavoro del settore lattiero-caseario non si è certamente interrotta. L’Italia ha aumentato moltissimo la sua produzione di latte dal 2019, passando da 200.400 tonnellate a 210.210 solo fino a maggio 2021.
Anche la Germania risulta particolarmente attiva nel settore lattiero-caseario, rappresentando uno dei più grossi esportatori di latte in Europa con una percentuale pari al 22,5% di consegne di latte europee.
Il settore lattiero-caseario sembra quindi in solida ripresa, pronto a una produzione massiccia di latticini, strettamente correlata all’aumento demografico della popolazione. I processi legati alla produzione e alla distribuzione di questi prodotti sono sempre più controllati, in modo tale da rispettare quelli che sono i pilastri del latte europeo: sicurezza, qualità e sostenibilità.