
Perché molti bambini lasciano latte e biscotti a Babbo Natale la sera della Vigilia? Da dove proviene questo bel gesto di gentilezza da parte dei più piccoli?
Come molto spesso capita, si tratta di un’usanza “importata” dall’America, ma che in realtà ha antichissime radici europee.
Ciò che sappiamo è che negli Stati Uniti lasciare a Babbo Natale un piatto di biscotti, generalmente al cioccolato, e un bicchiere di latte è una tradizione consolidata. Così come quella di far trovare anche qualche carota per le renne che lo accompagnano.
Questa usanza nacque in America negli anni ‘30, nel periodo della Grande Depressione. In quella fase storica di grave difficoltà economica, i genitori cercavano di insegnare ai propri figli come sia importante manifestare gratitudine per i doni ricevuti a Natale.
Quasi un secolo dopo, i bambini americani preparano ancora latte e biscotti per Santa Claus. Lo fanno sia per mostrare il loro buon cuore, sia per “ingraziarsi” i favori di chi porta i regali. Grazie alla diffusione globale della cultura americana, favorita dal cinema, questa abitudine ha preso piede anche in Europa.
Prima del latte e biscotti c’erano i doni al dio Odino
La tradizione di lasciare latte e biscotti a Babbo Natale ha però probabilmente un’origine ancora più antica.
Molti fanno risalire quest’usanza alla mitologia norrena, che comprende miti religiosi pre-cristiani del Nord Europa. La leggenda racconta che il dio Odino, nel periodo del solstizio d’inverno, sia impegnato in una lunga battuta di caccia assieme al suo cavallo a otto zampe Sleipnir. I bambini scandinavi presero così l’abitudine di lasciare accanto al caminetto stivali pieni di carote, zucchero e paglia da donare all’animale per sfamarlo. In cambio, ricevevano dal dio dolciumi e regali.
Quando gli immigrati europei giunsero in America all’inizio del 1900, portarono con sé questa usanza. Il tempo fece poi “evolvere” carote, zucchero e paglia nel latte e biscotti della Vigilia di Natale.
Paese che vai, tradizione natalizia che trovi
Proprio come gli Stati Uniti hanno rivisitato la tradizione scandinava legata a Odino, i Paesi di tutto il mondo hanno adottato la propria versione della pratica del latte e biscotti.
Se in Irlanda Santa Claus è accolto con una pinta di birra, in Svezia preferiscono tenerlo sveglio con una tazza di caffè. In altre culture, i bambini non sono generosi con Babbo Natale, preferendo invece premiare i suoi aiutanti. Nei Paesi Bassi, ad esempio, i bambini preparano carote per le renne mettendole all’interno di zoccoli di legno, mentre in Danimarca gli elfi sono allietati da un po’ di budino di riso.
Latte e biscotti restano comunque i doni che vanno per la maggiore, anche per il loro contenuto simbolico. Se pensiamo al latte, alimento essenziale per bambini e adulti, come non metterlo in cima alla lista dei prodotti che più ci comunicano l’idea di casa, affetto e protezione? Lo spirito del Natale si può ritrovare anche negli alimenti di cui ci fidiamo.