Quando si avvicina il Carnevale, i napoletani li attendono con ansia: parliamo dei Manfredi con la ricotta, un tipico piatto della tradizione culinaria vesuviana.
Ma diciamo la verità. I Manfredi con la ricotta non si preparano solo a Carnevale: ogni occasione speciale è un buon pretesto per portarli in tavola. A Napoli questa pietanza è infatti conosciuta anche con il nome di ‘o piatto d’e feste, cioè “il piatto delle feste”.
Al di fuori dalla Campania non è un primo molto diffuso. Quindi meglio rivelare di cosa si tratta. I Manfredi sono un formato di pasta molto particolare che ricorda delle lasagnette, ma con i bordi increspati. Vista la sua particolare conformazione, questa pasta si “azzecca” bene con condimenti di vario genere, specialmente con quelli tradizionali. I Manfredi si accompagnano principalmente con la ricotta e il pomodoro, oppure con il tipico ragù napoletano.
La regale storia dei Manfredi
Da dove viene questo nome così particolare, Manfredi?
Nientemeno che da un re, il Re di Sicilia: Manfredi di Svevia. Pare infatti che questa prelibatezza sia stata ideata già nel XIII secolo, quando Re Manfredi di Svevia fu omaggiato dal popolo sannita con questo piatto.
Dal momento che all’epoca il pomodoro doveva ancora arrivare in Europa, dei Manfredi esisteva all’inizio solo la versione “bianca”, condita soltanto con l’ottima ricotta del Sannio (area che oggi corrisponde al Molise, al sud dell’Abruzzo e al nord-est della Campania).
Un paio di secoli dopo l’omaggio al Re di Sicilia, alla ricetta fu aggiunto anche il pomodoro, che più avanti trovò una valida alternativa nel ragù. Da quelle remote epoche, i Manfredi sono diventati uno dei tanti simboli della cucina napoletana.
I Manfredi con la Ricotta di Bufala Campana DOP
I Manfredi sono conditi con la salsa di pomodoro, fatta cuocere a lungo, e una buona quantità di ricotta. Il risultato è una crema densa e deliziosa che avvolge la pasta in un abbraccio irresistibile. Per la perfetta riuscita del piatto, la ricotta impiegata deve essere quella di bufala, il cui sapore intenso è il valore aggiunto della pietanza.
La ricotta di bufala è ottenuta dal siero di latte di bufala, ossia dalla parte liquida che si separa dalla cagliata durante la produzione dei formaggi. Ne esiste anche una produzione a denominazione di origine protetta: è la Ricotta di Bufala Campana DOP, prodotta durante la lavorazione delle mozzarelle di bufala campana DOP.
Questo latticino ha origini antiche. Il bufalo arrivò infatti nell’Italia centro-meridionale attorno al XIV secolo e da allora si iniziarono a produrre formaggi di bufala. La cremosità, la morbidezza, il colore bianco porcellana e la fragranza delicata sono le principali qualità di questa ricotta, dovute alle caratteristiche uniche del latte di origine.
La zona di produzione della Ricotta di Bufala Campana DOP tocca le province campane di Caserta, Benevento, Napoli e Salerno, quelle laziali di Frosinone, Latina e Roma, e poi Foggia in Puglia e Isernia in Molise.