24 Marzo , 2023

Categories: Formaggio - Valori

turismo gastronomico enogastronomico

Visitare luoghi splendidi e allo stesso tempo godersi le specialità alimentari del territorio: il turismo gastronomico è una risorsa economica molto importante per diversi Paesi. Tra questi c’è senza dubbio l’Italia, che attira turisti offrendo insieme arte, cultura, natura e cibo.

Un ruolo rilevante nel campo del turismo gastronomico lo gioca anche il settore lattiero-caseario, che grazie ai suoi prodotti di grande qualità arricchisce la vetrina delle eccellenze “Made in Italy”. Il turista che cerca esperienze gastronomiche autentiche può facilmente trovare nei formaggi una motivazione in più per visitare l’Italia. A soddisfare le sue aspettative troverà infatti degustazioni di prodotti locali, percorsi del gusto, visite a storiche aziende casearie e tante altre attività.

La crescita del settore caseario passa dunque anche dal turismo gastronomico, che dà l’opportunità ai produttori di far conoscere i loro prodotti a un pubblico più ampio. Allo stesso tempo, i produttori diventano parte dell’esperienza turistica, indossando i panni di ambasciatori del proprio territorio, eredi di una cultura del “saper fare” tramandata nella comunità.

 

I prodotti certificati al centro del sistema

Si visita l’Italia per diverse ragioni, anche per mangiare e bere bene. Il patrimonio agroalimentare italiano è una delle ricchezze che caratterizza di più il Paese agli occhi dei turisti. Per questo motivo le eccellenze enogastronomiche, in particolar modo le DOP e le IGP, hanno un ruolo centrale nel promuovere i territori.

Secondo i dati pubblicati nell’ultimo “Rapporto sul turismo enogastronomico italiano” realizzato nel 2022 dall’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, l’Italia ha il primato europeo per quanto riguarda il numero di prodotti certificati con un’Indicazione Geografica: ben 814 (contro i 697 della Francia e i 343 della Spagna). Tra questi prodotti, 56 sono formaggi, quasi tutti DOP. È facile intuire come tale leadership in fatto di certificazioni sia un valore da sfruttare anche come volano turistico.

Il rapporto tra settore caseario e turismo gastronomico è dunque stretto e virtuoso, poiché entrambi si sostengono reciprocamente per promuovere territori sempre più “appetibili”.

 

Il turismo gastronomico lungo i percorsi del gusto

turismo gastronomico via del formaggio

Molte regioni italiane offrono itinerari specifici per far scoprire i prodotti locali. Le tante Strade del Vino o Vie del Gusto che si possono incontrare nella penisola sono la testimonianza di come l’offerta turistica sia sempre più orientata a promuovere i territori assieme ai prodotti alimentari tipici della zona. Anche per quanto riguarda il mondo dei formaggi non mancano brillanti esempi di perfetta integrazione fra territorio e prodotto gastronomico autoctono.

Uno di questi è la Strada dei Formaggi delle Dolomiti. Con questo progetto molte aziende locali promuovono direttamente al visitatore i rinomati prodotti caseari del Trentino, regione con una forte vocazione per la produzione di formaggi.

Già di per sé, le Dolomiti sono famose per i meravigliosi paesaggi e per lo spirito di accoglienza dei suoi abitanti. Se si aggiunge che qui si possono gustare ottimi formaggi, diventa impossibile non programmare una vacanza o almeno un’escursione.

La Strada dei Formaggi attraversa la Val di Fiemme, la Val di Fassa e il Primiero. Tra i diversi prodotti caseari che si possono assaggiare lungo il percorso spiccano il celebre Puzzone di Moena DOP e il saporito Cher de Fascia. Oltre ai formaggi di malga, si possono poi trovare ricotte e burro.

 

Formaggi così buoni da meritarsi un museo

musei del gusto parmigiano reggiano

Il “Rapporto sul turismo enogastronomico italiano” ha censito 129 musei del gusto presenti in Italia, luoghi che valorizzano le migliori eccellenze alimentari del Paese. I musei sono distribuiti in tutto il territorio (18 regioni su 20 ne hanno almeno uno), con Piemonte, Emilia Romagna e Veneto sul podio. Circa un terzo di queste strutture è dedicato ai grandi vini italiani, ma non mancano i musei che celebrano il formaggio.

Uno dei più suggestivi è il Museo del Parmigiano Reggiano. La struttura è ospitata nel complesso “Castellazzi”, pertinenza del castello Meli-Lupi di Soragna, in provincia di Parma. Il museo ha sede all’interno di un antico caseificio, in cui si possono ammirare gli attrezzi impiegati un tempo per la lavorazione del formaggio. Numerose foto d’epoca fanno poi rivivere la lunga storia del Parmigiano Reggiano DOP e la sua evoluzione nel corso dei decenni.

Non troppo distante si può visitare il Museo del Formaggio di Fossa, localizzato a Sogliano sul Rubicone, in provincia di Forlì-Cesena. Il museo custodisce la tradizione del famoso Formaggio di Fossa di Sogliano DOP, prodotto tutt’oggi con tecniche che si perdono nel tempo. Tra queste, l’usanza di stagionare il formaggio dentro a fosse di tufo, secondo le abitudini contadine della zona. Qui si possono vedere anche delle fosse di probabile origine medievale (databili tra il 1200 e il 1400).

 

Turismo gastronomico: feste ed eventi legati al formaggio

altopiano di asiago

Il settore lattiero-caseario sa attirare turisti, rinsaldare lo spirito delle comunità e creare benessere diffuso nei territori grazie anche a sagre, feste ed eventi.

Tra queste manifestazioni c’è il Käse Festival – Festival del Formaggio, che si svolge a cadenza biennale nel mese di marzo a Campo Tures, in provincia di Bolzano. Si tratta di una tre giorni dedicata ad appassionati e addetti ai lavori, con quasi cento espositori. Principali protagonisti sono i caseifici altoatesini organizzati in cooperative e quelli che operano nelle malghe e nei masi. Ma l’evento è aperto anche a espositori stranieri, per un festival di portata internazionale.

Da segnalare anche la Festa del formaggio di Nogarole Vicentino, in provincia di Vicenza, programmata ogni anno a maggio. La rassegna vuole dare voce a un territorio ricco di risorse come quello a cavallo tra le Valli del Chiampo e dell’Agno. Qui, borghi antichi punteggiano una natura incontaminata, scenario in cui vengono prodotti formaggi di qualità. La festa prevede un concorso tra i caseifici della zona, camminate naturalistiche e degustazioni di menù enogastronomici.

Un’altra bella manifestazione è Made in Malga, che si tiene a settembre sull’Altopiano di Asiago. Il fulcro dell’evento è appunto la città di Asiago, dove bar, ristoranti, hotel e negozi accolgono incontri e degustazioni dei prodotti del territorio e delle malghe dell’altopiano. I banchetti dei produttori locali sono distribuiti in tutto il paese, formando un percorso gastronomico per le vie del centro.

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