6 Marzo , 2022

Categories: Formaggio - Latte - Valori

allevamento e benessere animale

Il benessere animale in allevamento è un tema sul quale il settore lattiero-caseario dedica una grande attenzione. I consumatori sono infatti sempre più esigenti da questo punto di vista: i prodotti che offrono maggiori garanzie sotto l’aspetto del benessere animale sono premiati nelle scelte. Da parte loro, gli allevatori si impegnano ad adottare misure ad hoc per migliorare la qualità della vita dei loro animali.

Oltre a un giusto approccio etico verso il rispetto dell’animale, ciò che muove cittadini, istituzioni e aziende a promuovere il benessere animale è anche la salute delle persone.

Oggi sappiamo che la sicurezza della filiera alimentare è legata anche alle condizioni in cui gli animali vengono allevati. Un animale che vive in situazione di stress o scarso benessere è infatti maggiormente predisposto all’insorgere di malattie che potrebbero influire sulle caratteristiche degli alimenti.

 

Che cos’è il benessere animale?

Si è iniziato a trattare il tema del benessere animale già negli anni Sessanta. Il famoso rapporto Brambell del 1965, commissionato dal governo inglese, indica le cinque libertà degli animali, poi riprese nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’animale del 1978:

  1. Libertà dalla fame e dalla sete.
  2. Libertà dal disagio ambientale.
  3. Libertà da dolore, ferite e malattie.
  4. Libertà di esprimere un comportamento normale.
  5. Libertà dalla paura e dallo stress.

Il Trattato di Lisbona del 2007 ha poi riconosciuto che gli animali sono esseri senzienti e che l’Unione Europea e gli Stati membri hanno la responsabilità di prevenire maltrattamenti, dolore e sofferenza.

Nel 2008 l’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) definisce “benessere animale” quella condizione in cui l’animale “è sano, comodo, ben nutrito, sicuro, in grado di tenere il comportamento naturale e non patisce disagi riconducibili ad esempio a dolore, paura, sofferenza”.

 

Benessere animale in allevamento: la normativa

Il consumatore che sceglie un alimento di origine animale prodotto in Europa, tra cui il latte e i suoi derivati, può contare sulla massima tutela per la propria salute. Gli standard di benessere degli animali previsti dall’UE sono infatti i più elevati al mondo.

In Europa esistono norme armonizzate che disciplinano il benessere per diverse specie. La direttiva 98/58/CE definisce norme minime per la protezione di tutti gli animali negli allevamenti. Direttive specifiche disciplinano la tutela di singole categorie di animali, come ad esempio i vitelli.

Il benessere degli animali ha inoltre un ruolo importante tra i compiti dell’EFSA, l’European Food Safety Authority. Le sue valutazioni scientifiche contribuiscono a individuare raccomandazioni e linee guida per migliorare i metodi di allevamento.

 

L’impegno della filiera lattiero-casearia

Sostenibilità e benessere animale rientrano tra i solidi valori del latte europeo e dei suoi derivati. Condividendo gli indirizzi dell’Unione Europea, la filiera lavora per perfezionare modelli produttivi in grado di garantire prodotti sicuri e con un basso impatto ambientale.

Lo dimostra l’impegno di numerose cooperative operanti nei settori lattiero-caseario e zootecnico, che in questi anni stanno investendo in maniera rilevante per aggiornare i loro sistemi produttivi. L’obiettivo è restare sempre allineati ai principi della tutela del benessere degli animali, in un contesto in cui le norme UE sono tra le più stringenti a livello internazionale.

Gli allevamenti europei, in particolare, stanno facendo continui passi in avanti. A supportarli, c’è il contributo tecnico-scientifico di numerose università in campo veterinario, alimentare, agronomico e ambientale. Oltre a questo, i finanziamenti della PAC – Politica Agricola Comune – orientano gli investimenti delle imprese verso il miglioramento delle condizioni di vita degli animali.

Condividi con i tuoi amici!