
Che si chiamino “sentieri del latte”, “vie del latte” o “percorsi del latte” poco cambia. L’Italia e l’Europa sono ricche di aree tradizionalmente dedite all’allevamento bovino e alla produzione di latte e formaggi. In tempi recenti, questo patrimonio paesaggistico e culturale è diventato una risorsa per il turismo.
Ecco dunque che sono nati diversi itinerari dedicati alla cultura del latte che, attraverso pascoli, alpeggi e malghe, portano l’esploratore a scoprire dove nasce questo alimento essenziale per la nostra alimentazione e i formaggi che se ne ricavano. Sono percorsi in mezzo alla natura e agli animali, alla scoperta di luoghi magnifici e isolati, all’insegna dello slow tourism.
Conosciamo alcuni dei più interessanti sentieri del latte italiani.
Il Sentiero del Latte in Trentino da Fiavè a Favrio
Questo “Sentiero del Latte” è un itinerario ad anello da compiere a piedi che attraversa la zona di produzione casearia di Fiavè e Favrio, in provincia di Trento.
Partendo da Fiavé, il percorso punta verso il piccolo borgo di Favrio per poi tornare a Fiavè dopo avere attraversato un sito archeologico risalente al Neolitico, Patrimonio UNESCO. Lungo il tragitto, l’escursionista incontra stalle di ogni dimensione, caseifici, prati verdi, campi di granoturco e boschi. Nella bella stagione, si possono vedere anche gli animali al pascolo.
Nei caratteristici borghi di Fiavé e Favrio si possono ammirare i pont e le ère, particolari spazi situati al primo piano delle antiche case rurali, un tempo utilizzati per il deposito di fieno e foraggio.
Il percorso del latte e dei masi in Val di Rabbi
Poco distante, troviamo il percorso del latte e dei masi della Val di Rabbi, sempre in Trentino. Dopo aver percorso una vecchia mulattiera e un ripido pendio boscato, si superano diverse località prima di giungere nei prati dove si possono osservare da vicino numerosi masi.
Il percorso dà la possibilità ai visitatori di ammirare il Casèl di Somrabbi, un antico caseificio che ha segnato la storia della Val di Rabbi. Dopo un importante intervento di recupero, oggi è un museo che espone gli utensili usati anticamente per trasformare il latte in formaggio.
Altro elemento centrale di questo percorso è il maso, particolare edificio perfettamente integrato nel paesaggio alpino. Questo tipo di costruzione sembra che esista in zona da ben otto secoli. Un recente censimento ne ha contati quasi 350 solo nella parte trentina dello Stelvio.
Il Sentiero del Latte della Val Pusteria
Questo sentiero del latte si trova in Val Pusteria, poco sopra la città di Bressanone. Si snoda dalla valle in cui scorre il rio Valles fino all’omonimo paese, posto a 1.739 m di altitudine, dove si trovano baite, fienili, una piccola chiesa e tre rifugi.
La tappa principale del viaggio è l’incantevole Malga Fane. Per raggiungerla, si cammina per alcuni chilometri in mezzo al bosco. Il percorso offre postazioni dedicate ai bambini, che attraverso diversi tipo di giochi forniscono informazioni sul latte e sugli animali da pascolo. L’escursione può essere allietata anche da una degustazione di formaggi prodotti da un casaro della malga.
Qui, ogni due anni si celebra anche la Festa del Latte.
La Via del Latte della Presolana
Questa Via del Latte ci porta tra i pascoli ai piedi della Presolana, massiccio montuoso delle Prealpi Bergamasche. Si tratta di un itinerario ideato negli anni Novanta per far rivivere gli antichi sentieri dei mandriani. L’itinerario parte dal borgo di Rusio e arriva al Passo della Presolana, dopo aver toccato otto malghe storiche. Alcune di queste sono ancora utilizzate per ospitare bovini e produrre formaggi, che è possibile acquistare direttamente dal pastore.
Su questi monti, l’alpeggio è diffuso fin dalla preistoria, perché la natura calcarea del terreno e le abbondanti piogge aiutano la crescita di erbe molto varie e ricche di nutrienti. Le bovine che pascolano in queste zone sono quindi in grado di dare latte dalle caratteristiche organolettiche di primissimo livello.
La Valle del Latte in valle Stura
La Comunità Montana Valli Stura e Orba ospita la “Valle del Latte”. Ci troviamo in Liguria, oltre i monti che circondano la Riviera del Ponente genovese, tra i comuni di Masone, Campo Ligure, Rossiglione e Tiglieto.
La tappa principale dell’itinerario è la zona delle Ciazze, sopra Rossiglione. Le verdissime zone del pascolo ospitano le più importanti aziende agricole delle valli. In queste aree si possono anche vedere gli animali al pascolo oppure nelle loro stalle.
Cosa si produce in valle Stura? Ovviamente il latte crudo bovino ottenuto da vacche di razza Bruna. E poi i formaggi. La Formaggetta della valle Stura, ideale per le insalate. Il Ciazze, formaggio stagionato dal sapore caratteristico. La Crema di Latte, formaggio fresco da spalmare su pane e focacce. Infine la ricotta, il cui aroma ricorda il sapore del latte.
La Via del Latte del Mugello
Anche la Toscana, in particolar modo l’area del Mugello, ha la sua Via del Latte. Il percorso coinvolge una trentina di allevamenti selezionati e li collega in un itinerario attraverso il territorio.
Lungo i sentieri del latte del Mugello non si incontrano solo le stalle, ma anche luoghi di interesse paesaggistico, culturale, artigianale e gastronomico.
La Via del Latte del Mugello vuole essere un modo per promuovere il territorio e la sua vocazione lattiero-casearia. Come in ogni altra zona in cui sono stati istituti “sentieri del latte”, si vuole cioè ribadire il ruolo del settore nel presidiare valori, tradizioni e culture, anche a tutela del paesaggio e dell’economia locale.
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